Intro

Questo è il mio diario ed è scritto sulla strada. Parla del tentativo di realizzare un sogno: fare il giro del mondo via terra, senza prendere aerei. Mollo tutto e parto, in solitaria. A contatto con la Natura, senza bucarla dall'alto. Pulito, lento e circolare. Un'avventura d'altri tempi per sentire la terra cambiare sotto i piedi giorno dopo giorno, per attraversare gli oceani a bordo di cargo mercantili, come fantasticavo da piccolo, con acqua e solo acqua ovunque intorno. Uscire, chiudere la porta ed unire il vialetto di casa mia con la via della seta, Karakorum e Himalaya, India, Cina, le risaie del Mekong, i templi buddhisti con le rovine Maya, Macchu Picchu e la Tierra del Fuego, la Panamericana...
Perchè si parte ? Forse per riempire una mappa vuota, o per perdersi o forse solo per giocare in un prato più grande. Non lo so. So solo che questa volta non mi voglio dare nessun limite.
Che bello dirlo, questa volta il limite è il mondo
Almeno ci provo


domenica 29 novembre 2009

Punk animisti(...)

Nel villaggio di Oury sono tutti fatti, pallati, ubriachi aldila'.
Non esiste asfalto, solo polvere e fuori da ogni capanna la gente e' seduta in circolo, radunata a schiamazzare, sganasciarsi, ululare con la bocca aperta ed i denti esposti.
Un po' di saliva che cade a filo.
Stretta nelle mani una enorme ciotola di zucca, una calabasse, dentro la quale ristagna un liquido giallognolo dall'odore pungente e sciamanico.
Birra di miglio fermentato, il chapalow.
La gradazione alcoolica e' bassa, saranno un tre-quattro gradi, quindi per lasciare questa terra ne occorrono decine di litri.
Comunicare con gli spiriti di Madre Natura richiede parecchia pipi'.
Un deja-vu da Oktoberfest nera.
Due vecchiette con l'occhio liquido mi parano la strada e biascicando qualcosa in bambara si presentano offrendomi la prima calabasse, e ridono.
Profonde gengive nude.
Sto camminando in questo villaggio animista fuori da ogni rotta, dove Mario conosce un paio di artisti ma tutti sono artisti, scultori del legno oppure fabbri.
La figura del fabbro in questa zona del mondo possiede poteri magici, circondata dall'aura di mistero che dona il potere del fuoco sul metallo, il cambiare forma ad un materiale in natura impossibile da manipolare.
Le forgie di Oury sono millenarie.
Ogni famiglia e' proprietaria di una forgia.
L'epicentro del feticismo.
Che solo nel Vecchio e stanco Mondo Occidentale si e' trasformato in immagini di dominatrix in latex nero e frusta che obbligano inermi vermi nudi a leccare suole e tacchi a spillo.
Qui e' una religione potente.
Ogni abitante maschio e' un feticheurs o lo diventera'.
Nella religione animista viene attribuita una coscienza ad oggetti naturali, animali, alberi, montagne, fiumi, ognuno dei quali e' uno spirito con cui e' possibile comunicare attraverso la figura di connessione del feticheurs o juju. Ciascuna tribu' possiede i propri spiriti ed i propri antenati, simboleggiati attraverso totem, animali o loro parti, coccodrilli, piume di uccello, code di cobra. E' taboo far del male, mangiare, uccidere il totem.
Pero' se hai qualcosa da chiedere al tuo spirito, con tutti gli altri animali buoni da mangiare e' carneficina di sacrifici
Animisti furbi.
Polli, capre sgozzate, maiali che qui scorrazzano senza problemi.
Al banchetto del sacrificio partecipano tutti.
Esistono poi spiriti pret-a-porter indossabili facilmente per una continua e costante protezione su fortuna, salute, malocchio. Sono i feticci, oggetti di metallo o braccialetti di cuoio chiamati grigri, talismani elaborati dai feticheurs.
Oury e' potente.

...continua

1 commento:

Anonymous ha detto...

Grande Thomas Sankara, ho fatto un po' di ricerca, sembra sia tutto vero..