Intro

Questo è il mio diario ed è scritto sulla strada. Parla del tentativo di realizzare un sogno: fare il giro del mondo via terra, senza prendere aerei. Mollo tutto e parto, in solitaria. A contatto con la Natura, senza bucarla dall'alto. Pulito, lento e circolare. Un'avventura d'altri tempi per sentire la terra cambiare sotto i piedi giorno dopo giorno, per attraversare gli oceani a bordo di cargo mercantili, come fantasticavo da piccolo, con acqua e solo acqua ovunque intorno. Uscire, chiudere la porta ed unire il vialetto di casa mia con la via della seta, Karakorum e Himalaya, India, Cina, le risaie del Mekong, i templi buddhisti con le rovine Maya, Macchu Picchu e la Tierra del Fuego, la Panamericana...
Perchè si parte ? Forse per riempire una mappa vuota, o per perdersi o forse solo per giocare in un prato più grande. Non lo so. So solo che questa volta non mi voglio dare nessun limite.
Che bello dirlo, questa volta il limite è il mondo
Almeno ci provo


venerdì 11 dicembre 2009

Pioggia di mucche (...)

Quasi muoio.
Decido di tornare a casa e cominciano a piovere mucche.
Il piano prevede una serie di linee rette che da Timbuktu portino fino a Recco, passando da Ciserano.
Timbuktu-Bamako. Bamako-Nouakchott. Nouakchott-Dakhla. Dakhla-Tangeri.
Dopo c'e solo lo stretto di Gibilterra da attraversare per riapprodare in Europa.
Spagna, Francia, Italia.
Le rotte nella mente sono facili da disegnare, prendi una matita e tracci, l'unico rischio e' distrarsi al passaggio di una regina del decollete' e finire in universi paralleli per qualche istante, ma poi con una gomma cancelli e ripensi.
Quando pero' si materializzano diventano dei bus che viaggiano di notte senza illuminazione, a velocita' folli in mezzo a campi coltivati a capre, dromedari e pastori in bicicletta.
Piazzaci me in uno di questi bus, nel sedile in fondo, quello coi posti tutti attaccati che nelle gite e' occupato dai casinari, ideale per stonare le bionde trecce o mostare i poster con le tette nude agli automobilisti. Incuneato a destra, attaccato al finestrino, con la rotula compressa nel comodocomodissimo legno compensato dello schienale davanti e l'anca infilata in un angolino dentro al costato del mio vicino sinistro.
In questa ultima fila dovremmo essere in otto, otto !, ma siamo in undici, undici !, perche' una maman bella ciccia ha comprato un solo posto, d'angolo a sinistra, per se' e per i suoi tre figli.
Fuori e' buio pesto, non avendo bionde trecce, occhi azzurri, arance rosse e davvero nessun fiore da mettersi in in bocca nessuno canta, scorriamo in velocita' saltellando sull'asfalto medio cotto dal sole ogni giorno tutti i giorni.
Avendo dimenticato a casa tutti i poster di Cicciolina e Vampirella non rimane altro da fare che scrivere col portatilino una mail per Luce da spedire appena la rete di mamma Africa lo permettera'.
Alla parola Aaaaaaammm, sull'ultima emme, un colpo sordo.
Pum !!!
Belin che e' ?
Pum !!! di nuovo e un'altra volta ancora.
L'autobus comincia a sbandare, si inclina dalla mia parte, deraglia a sinistra, schiacciamo acciacchiamo qualcosa.
O qualcuno.
Pum !!!
Siamo una palla da bowling e perdo il conto dei birilli che abbattiamo.
Lisergici Lebowski.
Pum !!!
Continuiamo a svirgolare, una gimkana fast and furious ma l'autista non e' bello come gli attori belli, non conosce il copione e perde definitivamente il controllo.
Voliamo.

...continua

6 commenti:

Paolo ha detto...

Belin!

Marcella ha detto...

Mi associo ... Belin!

ParkaDude ha detto...

oh la Madonna!!!

Anonymous ha detto...

oh santa polenta! una prece per le mucche.
maria grazia

Anonymous ha detto...

Lo vedi che avevo ragione a preoccuparmi!!! Opporcocane che spavento.E che culo!
Ma se questo è successo l'11dec...adesso dove sei???
Ciao
Mauro

lamartinz ha detto...

diciamo che la via del ritorno non è stata un buon inizio....

tutto sano e salvo però... mucche a parte!